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Calendario Eventi Autunno 2012
Bentornati, siamo lieti di annunciarvi i rimi eventi che si svolgeranno in Italia.
Mano mano che ci avvicineremo pubblichremo un post per ogni singolo evento e entreremo più nei dettagli, intanto potete segnarvi le date 😉
Trovate tutti i prossimi appuntamenti QUI
Piccola guida allo Scintoismo (per capire meglio anche il Sake)
Nel 1281 una violenta tempesta (invocata in preghiera dai Giapponesi) affonda la flotta Mongola, fu chiamata KamiKaze: Vento (Kaze) delle divinità (Kami). Il termine nasce quindi come fenomeno naturalistico mosso dalle divinità e solo a inizio ‘900 prenderà la sua accezione di “guerriero suicida” esportata al medio oriente e alle cronache odierne del terrorismo. Lo Shinto, infatti, diventerà la religione nazionalista nella Seconda Guerra Mondiale e glorificatrice dell’imperatore come discendente dalle divinità naturali. Come vediamo dalla foto qui sotto, le sue radici affondano nelle tradizioni secolari del Giappone.
Il Sake (vino di riso) sta alla religione Scintoista (Shinto) più o meno come il vino sta alla religione Cattolica. Lo troviamo nei templi, nei riturali. Lo Shinto, infatti, nasce come religione animista tradizionale fortemente legata all’agricoltura. Con questo post vogliamo raccontarvi la storia, le tradizioni e i principali luoghi dello Shinto in Giappone.
I primi passi lungo la via del Sake
La foto che vedete qui sotto è stata scattata a una degustazione di prodotti di Hokkaido tenutasi a Tokyo lo scorso dicembre. Il Taru (l’equivalente della barrique per il vino) è quello delle occasioni speciali, con la vasca in acciaio da cui il Nihonshu viene servito nei Masu. Quella sera eravamo ospiti della nota Wine Blogger Melinda Joe e ci siamo avvicinati a questa botte, a noi misteriosa, con un misto di curiosità e esitazione. Non avevamo mai bevuto da un bicchiere quadrato e tutto ci è sembrato esotico e familiare al tempo stesso. A dire il vero non sapevamo nemmeno cosa stavamo bevendo di preciso.
Raggiunti da Melinda le abbiamo chiesto cosa fosse il liquido trasparente che ci era stato versato. “It’s Sake!” Alla risposta di Melinda la sorpresa è stata notevole. “Sake?!? Ma il Sake non è quel liquore che si beve caldo?”
L’occhiata sconsolata, di chi ha sentito troppe volte questo pregiudizio, che ci ha tirato Melinda, assieme all’immagine della botte e al contesto (una degustazione) hanno reso subito chiaro ai nostri occhi che stavamo bevendo l’esatto equivalente del vino per la cultura giapponese. Una vera rivelazione!
Ne è nata una conversazione durata alcune ore, e alcuni Masu, in cui davanti ai nostri occhi e ai nostri orecchi scorrevano immagini, idee, progetti. Il Sake ci appariva ora come un mondo ricco e sconosciuto: pieno di tradizione come il mondo a noi ben noto del vino, ma anche di mistero e nuovi riti e profumi da scoprire.
Era come aver bevuto Vin Brulè tutta la vita e venire portati in un’enoteca. La via del Sake si era aperta di fronte a noi. Se ora la stiamo percorrendo assieme, sappiate che i primi passi sono stati mossi quel giorno.