[Save the date] 15 marzo 2012 degustazione di Sake giapponesi a Milano

Finalmente il primo evento pubblico de LaVia del Sake. Un momento conviviale, ma anche una prima prova di degustazione dove sperimenteremo assieme tre tipologie diverse di Nihonshu (il vero nome del Sake), alcuni abbinamenti “cibo-sake” e compileremo una scheda di degustazione basica.

Quando: Giovedì 15 marzo, dalle 19.30 alle 21.30
Dove: Vinodromo, Via Salasco, 21 – Milano
Iscrizione: Fai click qui per iscriverti

Ecco i sake che andremo a degustare:

Koshino Kan Bai etichetta bianca

Il sake Koshino Kan Bai etichetta bianca, prodotto dalla più famosa cantina della regione di Niigata, Ishimoto Shuzou con riso Gohyakumangoku raffinato al 59%. Il suo nome significa le Prugne dell’inverno di Niigata (Winter Plums of Niigata) e si presenta leggero e raffinato sia al naso sia al palato. Degustandolo si notano sentori dapprima di Akebia (akebi – 通草) e bambu giovane, successivamente gelatina e prugna. Questo sake si ritene essere “responsabile” dell’evoluzione del sake negli anni ’70 in cui si bevevano prevalentemente sake molto dolci a causa dell’uso diffuso di alcol e zuccheri correttivi o aggiuntivi.

Koshino Kan Bai, prodotto in purezza senza aggiunta di alcol o zuccheri, ha introdotto il”gusto” secco (Karakuchi) godendo di grande, meritato successo. Gradazione 15,7% vol. Servire a 20°.

Verrà accompagnato da Edamame.

 

Junmai Daiginjo Akashi-tai

Il Junmai Daiginjo Akashi-tai utilizza solo il meglio del pregiato riso Yamada Nishiki, coltivato nella prefettura di Hyogo, molto rinomata per la qualità del suo riso da sake.
Il riso viene raffinato fino a lasciare solo il 40% del chicco. Il tempo di lavorazione per produrre questo sake è di circa due mesi, il doppio rispetto ai sake normali: il risultato è un sake  di gusto ricco, ma fresco dall’aroma raffinato e profondo. Gradazione 17% vol. Servire a 20°.
Verrà accompagnato da Nasu (Melanzane  alla giapponese).

 

Akashi-tai Genmai

L’Akashi-tai Genmai 2003 è prodotto utilizzando il pregiato riso Yamada Nishiki praticamente allo stato grezzo.  La preparazione di questo sake richiede particolare attenzioni, come il doppio passaggio al vapore del riso necessario visto che non avviene la raffinatura del riso stesso.
L’annata 2003, con 10 anni di affinamento in bottiglia, offre sentori di Caramello Lime e Cacao e un palato maturo e complesso che mette in risalto tutte le sfumature del riso. Grad. 15,5% vol. Servire a temperatura ambiente.
Verrà accompagnato da Asiago stravecchio.

 

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I primi passi lungo la via del Sake

La foto che vedete qui sotto è stata scattata a una degustazione di prodotti di Hokkaido tenutasi a Tokyo lo scorso dicembre. Il Taru (l’equivalente della barrique per il vino) è quello delle occasioni speciali, con la vasca in acciaio da cui il Nihonshu viene servito nei Masu. Quella sera eravamo ospiti della nota Wine Blogger Melinda Joe e ci siamo avvicinati a questa botte, a noi misteriosa, con un misto di curiosità e esitazione. Non avevamo mai bevuto da un bicchiere quadrato e tutto ci è sembrato esotico e familiare al tempo stesso. A dire il vero non sapevamo nemmeno cosa stavamo bevendo di preciso.

Raggiunti da Melinda le abbiamo chiesto cosa fosse il liquido trasparente che ci era stato versato. “It’s Sake!” Alla risposta di Melinda la sorpresa è stata notevole. “Sake?!? Ma il Sake non è quel liquore che si beve caldo?

L’occhiata sconsolata, di chi ha sentito troppe volte questo pregiudizio, che ci ha tirato Melinda, assieme all’immagine della botte e al contesto (una degustazione) hanno reso subito chiaro ai nostri occhi che stavamo bevendo l’esatto equivalente del vino per la cultura giapponese. Una vera rivelazione!

Ne è nata una conversazione durata alcune ore, e alcuni Masu, in cui davanti ai nostri occhi e ai nostri orecchi scorrevano immagini, idee, progetti. Il Sake ci appariva ora come un mondo ricco e sconosciuto: pieno di tradizione come il mondo a noi ben noto del vino, ma anche di mistero e nuovi riti e profumi da scoprire.

Era come aver bevuto Vin Brulè tutta la vita e venire portati in un’enoteca. La via del Sake si era aperta di fronte a noi. Se ora la stiamo percorrendo assieme, sappiate che i primi passi sono stati mossi quel giorno.