Due pregiudizi da sfatare sul Sake

Un Sake ghiacciato per aperitivo al bar del 42° piano del Cerulean Tower Hotel di Tokyo

Quante volte alla richiesta: “Vuoi/vuole un sake?” abbiamo pensato o risposto:

“No, è troppo forte…”

oppure

“Non ho voglia di qualcosa di caldo!”

Eppure il sake viene in larga misura consumato freddo e la sua gradazione oscilla solitamente tra i 14° e i 16°, come un vino siciliano.

Certo… caldo esalta il suo copro e si presta ad accompagnare dolci grassi o carni succulente, ma la freschezza di un Daiginjo abbinata a delle cruditè è quanto di più lontano ci sia dall’idea di un distillato (Il sake è un fermentato! Non un distillato…) o di un liquore.

Continuate a seguirci: vi spiegheremo le differenze trai vari tipi di sake, come servirlo e come degustarlo e cercheremo assieme di seguirlo e di liberarci dei molti pregiudizi che ci separano dal conoscere a fondo questa meravigliosa bevanda con una storia millenaria.

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